For all those interested in the APF's saga - a new chapter for 2015 - Take a look a the video of APF's new office and then the Mega DDA Operation "AEMILIA" which caught him AGAIN. Francesco, too for those who know both of them...The articles are in Italian - basically they do highlight APF's involvement with the 'Ndrangheta...
ALDO PIETRO FERRARI 2015
‘Ndrangheta in Emilia: Centinaia i soggetti coinvolti, ecco i nomi
www.strill.it/citta/2015/01/aemilia-i-nomi-dei-203-indagati-tra-loro-crotonesi-reggini-e-catanzaresi/mercoledì 28 gennaio 2015
Sono in totale 203 le persone coinvolte nell’indagine ”Aemilia” condotta dalla Dda di Bologna, in collaborazione con i colleghi delle Procure di altre sei regioni italiane, che ha messo le mani sulla rete costruita dalle ‘ndrine per gli affari negli appalti in Emilia Romagna. Tra gli indagati decine di crotonesi, catanzaresi e reggini. (Added: Down the list you’ll find Aldo, too. A good recycler and well protected by “strong powers” must be in the news from time to time, doesn’t he?)
Ecco i nomi:
Giuseppe Aiello di Crotone
Lauro Alleluia di Afragola (Napoli)
Giuseppe Aloi di Schwerte (Germania)
Alfredo Amato di Palmi
Domenico Amato di Taurianova (APF friend)
Francesco Amato di Rosarno (APF friend)
Davide Arabia di Crotone
Rosario Arcuri di Cutro
Carmine Arena di Crotone
Karima Baachaoui nata in Tunisia
Moncef Baachaoui nato in Tunisia
Pasquale Battaglia di Crotone
Carmine Belfiore di Cutro
Francesco Belfiore di Cutro
Giuseppe Belfiore di Gioiosa Ionica
Giovanni Paolo Bernini di Parma
Erika Bertocco di Torino
Alessandro Bianchini di Mirandola
Augusto Biachini di San Felice Sul Panaro
Corrado Bidin di Latisana
Andrea Bighignoli di Negrar
Antonio Blasco nato in Germania
Gaetano Blaso di Crotone
Domenico Bolognino di Locri
Michele Bolognino di Locri
Sergio Bolognino di Locri
Andrea Bonazzi di Mantova
Maurizio Bosi di Livorno
Bruna Braga di Mirandola
Tiziano Braulli di Reggio Emilia
Pasquale Brescia di Crotone
Luigi Brugnano di Crotone
Marco Busia di Isola Capo Rizzuto
Salvatore Buttiglieri di Gioiosa Ionica
Salvatore Caccia di Cutro
Mario Calesse di Sant’Eufemia
Mario Cannizzo di Palagonia
Salvatore Cappa di Cutro
Gaetano Caputo di Melissa
Maurizio Cavedo di Cremona
Donato Agostino Clausi di Crotone
Michele Colacino di Crotone
Salvatore Colacino di Suzzara
Omar Costi di Reggio Emilia
Antonio Crivaro di Cutro
Deborah Croci di Castelnova Nè Monti
Gianluca Grugliano di Varese
Domenico Curcio di Crotone
Giuseppe Curcio di Cutro
Maria Curcio di Crotone
Elvezio Dattoli di Rocca Di Neto
Giuliano Debbi di Sassuolo
Raffaele Della Bella di Afragola
Francesco Di Via di Trapani
Alfonso Diletto di Cutro
Billbill Elezaj di Kukes (Albania)
Francesco Falbo di Cutro
Rosario Falzetti di Cutro
Aldo Pietro Ferrari di Follo
Vincenzo Ferrari di Palmi
Gabriele Ferri Bernardini di Pietrasanta
Francesco Florio di Locri
Antonio Floro Vito di Crotone
Gianni Floro Vito di Crotone
Giuliano Floro Vito di Cutro
Giuseppina Floro Vito di Crotone
Selvino Floro Vito di Crotone
Francesco Formentini di Reggio Emilia
Antonio Frizzale di Manfredonia
Alfonso Frontera di Cutro
Francesco Frontera di Crotone
Giovanni Gangi di Crotone
Domenico Gentile di Milano
Gennaro Gerace di Dernbach (Germania)
Salvatore Gerace di Cutro
Gino Gibertini di Modena
Marco Gibertini di Modena
Antonio Giglio di Crotone
Giulio Giglio di Crotone
Giuseppe Giglio di Crotone
Nicolino Grande Aracri di Cutro
Domenico Grance Aracri di Cutro
Salvatore Grossetti di Cutro
Rita Gruzza di Vigatto
Antonio Gualtieri di Cutro
Francesco Gullà di Isola capo Rizzuto
Giuseppe Iaquinta di Cutro
Francesco Lamanna di Cutro
Francesco Lepera di Catanzaro
Franmcesco Lerose di Cremona
Salvatore Lerose di Cutro
Francesco Lomonaco di Crotone
Sergio Lonetti di Melissa
Giuseppe Loprete di Mesoraca
Francesco Macrì di Crotone
Giuseppe Macrì di Crotone
Vincenzo Mancuso di Cutro
Francesco Manfreda di Fuerth (Germania)
Giuseppe Manica di Crotone
Giuseppe Manzoni di Roccanova
Alfonso Martinmo di Crotone
Domenico Mattace di Cutro
Alfonso Mendicino di Crotone
Luigi Mercadante di Cutro
Domenico Mesiano di Catanzaro
Vincenzo Migale di Cutro
Antonio Molinari di Mesoraca
Vittorio Mormile di Sant’Arpino
Antonio Muto di Crotone cl. 71
Antonio Muto di Crotone cl. 78
Antonio Muto di Cutro cl. 55
Cesare Muto di Crotone
Giulio Muto di Crotone
Luigi Muto di Crotone
Salvatore MUto di Crotone
Barbara Nigro di Scandiano
Salvatore Olivo di Crotone
Giuseppe Domenico Oppedisano di Gioiosa Ionica
Gaetano Oppido di Crotone
Raffaele Oppido di Cutro
Giuseppe Pagniani di Reggio Emilia
Alessandro Palermo di Roma
Giuseppe Pallone di Cutro
Alfonso Paolini di Cutro
Francesco Pio Passiatore di Taranto
Francesco Pelaggi di Crotone
Paolo Pelaggi di Crotone
Francesco Pellegri di Tizzano Val Parma (APF’s friend)
Sergio Pezzati di Wetzikom (Svizzera)
Giuseppe Pichierri di Matera
Anna Pieron nata in Polonia
Giovanni Procopio di Crotone
Salvatore Procopio di Crotone
Iana Rezepova nata in Russia
Giuseppe Richichi di Crotone
Francesco Riillo di Isola Capo Rizzuto
Pasquale Riillo di Isola Capo Rizzuto
Antonio Rocca di Virgilio
Luca Rossi di Gazoldo degli Ippoliti
Giuseppe Ruggero di Cutro
Mirco Salsi di Reggio Emilia
Michael Stanley Salwach nato in Pennsylvania (Usa)
Gianluigi Sarcone di Cutro
Nicolino Sarcone di Cutro
Graziano Schirone di Manduria
Domenico Scida di Crotone
Francesco Scida di Crotone
Giuseppe Scordo di Catania
Antonio Scozzafava di Catanzaro
Eugenio Sergio di Cutro
Luigi Serio di Isola Capo Rizzuto
Salvatore Sestito di Crotone
Giovanni Sicilia di Crotone
Antonio Silipo di Cutro
Francesco Silipo di Reggio Emilia
Luigi Silipo di Cutro
Salvatore Silipo di Cutro
Fulvio Stefanelli di Bologna
Giovanni Summo di Ostuni
Jianyao Tang nato a zhejiang (Cina)
Roberta Tattini di Bologna
Rocco Tedesco di Palmi
Giovanni Tirotta di Cutro
Michele Tostoni di San Giovanni Rotondo
Roberto Turrà di Cutro
Mario Ursini di Gioiosa Ionica
olmes vaccari di Nonantola
Antonio Valerio di Cutro
Gabriele Valerioti di Cinquefrondi
Daniela Vecchi di Poviglio
Giuseppe Vertinelli di Cutro
Palmo vertinelli di Cutro
Pasquale Vetere di Cutro
Pierino vetere di Cutro
Rosario Vetere di Cutro
Giuseppe Villirillo di Cutro
Romolo Villirillo di Crotone
Francesco Viti di Messina
Mario Vulcano di Rocca Di Neto
Valter Zangari di Crotone
Jianyong Zhang nato in Cina
Salvatore Brugnano di Crotone
Gaetano Cavallo di Crotone
Antonio Cianflone di catanzaro
Giuseppe Codamo di Crotone
Debora Costa di Reggio Emilia
Salvatore D’Angelo di Wipperfurth (Germania)
Luigi Esposito di Nola
Elia Gaglione di Torino
Giulio Gerrini di Bologna
Stefano Laera di Isola Capo Rizzuto
Gennaro Lonetti di Cariati
Alessandro Lupezza di Pavia
Francesco Matacera di Santa Caterina dello Ionio
Kostantinos Minelli nato a Golos (Grecia)
Massimo Muratori di Modena
Antonio Nicastro di Crotone
Francesco Procopio di Cariati
Alberto Maria Ranieri di Crotone
Domenico Salpietro di messina
Quintino Sanarica di Grottaglie
Filippo Sirianni di Isola Capo Rizzuto
Tatjana Tihamirova nata in Lettonia
Sono 37 i fermi eseguiti dalla Procura distrettuale di Catanzaro, nella tranche dell’inchiesta Aemilia condotta dalla Dda di Bologna. Ecco i nomi:
Giovanni Abramo di Crotone
Francesco Aiello di Cutro
Pasquale Arena detto ”nasca”di Isola Capo Rizzuto
Giuseppe Caccia di Cutro
Giuseppe Celi di Catanzaro
Antonio Colacino di Catanzaro
Giuseppe Colacino detto ”shampoo” di Cutro
Roberto Corapi di Catanzaro
Dario Cristofaro di catanzaro
Michele Diletto detto ”Michele u riepolo” di Crotone
Pasquale Diletto detto ”Pasquale u riepolo” di Crotone
Salvatore Diletto detto ”Salvatore u riepolo”’di Crotone
Giovanni Frontera detto ”a lastra” di Cutro
Francesco Gentile di Isola Capo Rizzuto
Ernesto Grande Aracri detto ” u massaru ” di Crotone
Salvatore Gerace detto ” u tipografo” di Cutro
Domenico Lazzarini detto ”pinocchio ” di Petronà
Giuseppe Lequoque detto ”cannuni” di Isola Capo Rizzuto
Santo Maesano di Isola Capo Rizzuto
Antonio Maletta di catanzaro
Albano Mannolo di Cutro
Leonardo Mannolo di Crotone
Francesco Mauro detto ”cinese” di Petilia Policastro
Matteo Mazzocca di Catanzaro
Gennaro Mellea di Catanzaro
Giuseppe Migale Ranieri di Cutro
Domenico Nicoscia detto ”macchietta” di Isola Capo Rizzuto
Antonio Riillo cl.83 di Isola Capo Rizzuto
Carmine Riillo cl.87 di Crotone
Carmine Riillo cl.77 di Crotone
Domenico Riillo detto ”u trentino” di Isola Capo Rizzuto
Giuseppe Riillo cl. 81 di Crotone
Alfonso Pietro Salerno detto ”fronzo” di Cutro
Antonio Salerno di Crotone
Salvatore Scarpino detto ”turuzzo” di Cutro
Alex Scicchitano nato in Brasile
Benedetto Giovanni Stranieri di Salve
Mafia, le reazioni della politica. Scarpino:“non ho la più pallida idea di chi siano” . Gerace 4° con l'Udc
www.rossoparma.com/index.php/cronaca/citta/5277-mafia-le-reazioni-della-politica-scarpino-non-ho-la-piu-pallida-idea-di-chi-siano-gerace-4-con-l-udcLa lotta alla mafia è sempre di grandissimo impatto emotivo. Per chi ne fa un argomento di narrazione continuativo presenta anche degli elementi paradossali. Uno di questi è certamente l'indignazione pret à porter del parmigiano medio, quello che parla di "noi" e "loro", fingendo di non vedere il nugulo di finanziarie che gironzolano sorridenti per la nostra città. Il sindaco Pizzarotti è di questa corrente di "cascadalperisti" il capofila.
Nella realtà il fenomeno non è connotato in quella fase storica, né si è in alcun modo modificato da due anni in qui. La Procura di Parma non ha agito in maniera particolarmente incisiva allora, né lo sta facendo oggi. Il Comune di Parma non contrastava allora, come non sta contrastando oggi.
L'informazione e la trasmissione delle indagini in tutto ciò ha fatto la sua parte: gli interessamenti delle cosche alle elezioni di alcuni Comuni, come Sala Baganza o Salsomaggiore.
ANDIAMO PER GRADI: l'operazione Aemilia, condotta dal Procuratore della Dda di Bologna Roberto Alfonso, ha condotto a 117 arresti e parecchie denunce. Gli imprenditori coinvolti sono Domenico Amato, Francesco Lepera, Alfonso Martino, Giuseppe Pallone, Salvatore Gerace. Quest'ultimo in realtà, per chi conosce le cose della politica made in Parma, se la gioca da jolly, essendo spendibile anche come politico. Lo stesso infatti si presentò proprio alle Comunali poi vinte da Pizzarotti nelle fila dell'Udc, classificandosi 4° con 119 preferenze ( alle spalle di Pellacini, Ambra e Agoletti ).
I politici, per l'appunto. A finire nuovamente nella rete della giustizia è Giovanni Bernini, ex assessore ai Servizi Educativi ( non porta decisamente fortuna, muoversi male in questo settore ), per concorso esterno in associazione mafiosa. Un rapporto tra Forza Italia e le cosche rinforzato concettualmente anche dall'arresto del consigliere reggiano Giuseppe Pagliani.
Nelle intercettazioni finisce anche Pierpaolo Scarpino, Consigliere del Pd. Lo contattiamo telefonicamente, è frastornato: "ho letto le intercettazioni – ci dice – con il mio avvocato. Non ho la più pallida idea di chi siano queste persone. Nella mia campagna elettorale ho fatto un paio di incontri pubblici, e niente più. Sai cosa vuol dire non conoscerli né aver mai parlato con nessuno direttamente o indirettamente? Ecco". In effetti Scarpino non è neanche indagato, ma intanto il nome in prima pagina c'è, ed anche questo solleva un problema su cui chi fa antimafia si confronta periodicamente: la funzionalità del sensazionalismo nella lotta alla malavita organizzata.
Sparare cazzate è funzionale, ed anche parecchio. Ogni volta che si fa un nome poi smentito, di fatto si rinforza la posizione di chi la mafia la preferisce presente eccome. In tal senso anche parlare di interessamenti elettorali in questo o quel Comune arriva fino a lì, se non si entra nel merito con nomi e cognomi, oltreché con appartenenze politiche. La vaghezza come arma di distrazione di massa.
I FACCENDIERI: Parma convive con una categoria di persone piuttosto cospicua, numericamente parlando. Sono gli influencers. Sono loro che ti risolvono la grana, fanno girare i soldini, suggeriscono il nome giusto. Anche oggi, a Parma. Aldo Pietro Ferrari, oggi 70enne, è indagato anche in questa vicenda giudiziaria. Alle spalle accuse per truffa aggravata, evasione fiscale, bancarotta ed associazione a delinquere. Se pensate che questo tizio non gironzoli sereno per andare dove gli pare vi sfugge il quadro complessivo.
LE CONSEGUENZE: il blitz sta scuotendo il parmense, ed è chiaro a tutti che nulla sarà come prima. A Sorbolo sequestro immobiliare da 20 milioni ( duecento appartamenti ), ed emersione di collegamenti tra Francesco Falbo ( curiosa omonimia con un pezzo di storia contemporanea della lotta alla mafia, il coordinatore regionale della Dia calabrese, vecchio "capo" di Cannarella, quando questi era a Catanzaro) e tutta una serie di aziende di fornitura considerate affiliate alla cosca dei Grande Aracri.
Più una serie di sequestri nei Comuni citati ieri durante la conferenza stampa. La conseguenza però auspicabile sarebbe che, terminato il clamore mediatico, si cominciasse a scavare con cura e a capire che strada prenda tutta la liquidità di cui oggi la malavita dispone. Ricordandoci sempre bene un dato: l'ex Prefetto di Parma Paolo Scarpis, all'indomani delle affermazioni di Saviano sui casalesi a Parma, definì quelle dello scrittore "solo sparate", sostenendo che Parma fosse solo "attenzionata" dalla mafia. Lasciata Parma fu promosso a direttore dell'Aise, i servizi segreti militari. Non ci pare vada aggiunto molto altro.
Blitz contro la 'ndrangheta anche nel Parmense: indagato Bernini
parma.repubblica.it/cronaca/2015/01/28/news/maxioperazione_contro_la_ndrangheta_arresto_consigliere_fi_a_reggio-105954807/IL FACCENDIERE ALDO PIETRO FERRARI. Tra gli indagati per i quali la Dda aveva chiesto l'arresto, non concesso dal gip, c'è anche il noto faccendiere parmigiano Aldo Pietro Ferrari. Il 70enne è finito sui giornali fin dagli anni Novanta per numerose vicende giudiziarie: truffe aggravate, evasione fiscale, falsificazione di timbri, bancarotte, associazione a delinquere. Lo scorso marzo è finito in carcere per un caso di finanziamenti internazionali mai erogati, per i quali si sarebbe intascato grossi anticipi. Ferrari è finito nell'inchiesta della Dda di Bologna per un caso di tentata estorsione perpetrato tra il 2011 e il 2012: avrebbe pagato con 7mila euro Domenico e Francesco Amato perché minacciassero una coppia di imprenditori per costringerli a consegnare un'autovettura di cui il faccendiere rivendicava la proprietà. Ferrari si sarebbe rivolto agli Amato perché ne riconosceva il prestigio criminale e l'appartenenza alla criminalità organizzata, di cui voleva avvalersi per intimidire le vittime.