Post by Deleted on May 9, 2014 10:41:40 GMT 4
Nothing ever change - except the mass arrest. Italian corrupted political DNA - both old guard communists and old guard Christian democrats "cupola" unveils its grinning face once more!
ARREST IN EXPO 2015 BID-RIGGING PROBE
Renzi says politicians must not interfere in probe
Redazione ANSA Milan
08 May 201414:16 News
www.ansa.it/english/
(ANSA) - Milan, May 8 - A police operation that led to the arrests of seven people for alleged corruption and bid-rigging connected with Expo 2015 will help to "cut the sick branches as quickly as possible to enable Expo to get going again as soon as possible," prosecutors said Thursday.
In Lombardy region, a criminal network was uncovered that aimed to control contracts, including some related to next year's world's fair in Milan, by promising managers and public officials "career advancement (via) political protection," prosecutors said. Suspects included Expo 2015 procurement planning manager Angelo Paris; Primo Greganti, a former official of Italy's now-defunct Communist party; and Antonio Rognoni, former manager of the regional infrastructure company Infrastrutture Lombarde. Immediately after the arrests were announced, Premier Matteo Renzi warned that Italy's political class must not interfere in the judicial process.
"The political world must not poke its nose into the investigation," Renzi said during public events in Genoa. "I have utmost faith in the judiciary and there should be maximum severity if crimes have been committed," he added. "Politicians should do their job and not comment on the work of the judiciary".
Greganti was also implicated in the 'Clean Hands' investigation into political corruption in the 1990s, while Rognoni was handed his second arrest warrant in less than two months after the ex-manager was arrested in late March on charges of criminal association, bid rigging, fraud against the regional authorities and forgery in connection with the outsourcing of legal consulting and contract-control services.
The names of the ex-premier Silvio Berlusconi and his former right-hand men Cesare Previti and Gianni Letta also reportedly appeared in the case documents, ANSA sources said, although the three are not under investigation.
High-profile Expo Commissioner Giuseppe Sala was not involved in the investigation.
Meanwhile, Milan Mayor Giuliano Pisapia said that it's better to clean any criminal activity around Expo and remove "bad apples" now, rather than closer to the event's opening next May.
He added that finding criminal infiltration in Expo bidding "is logical to anyone who knows the situation in our country". On Monday, Interior Minister Angelino Alfano said the Italian government is seeing "excellent results" when it comes to keeping organized crime out of Expo Milan 2015.
"In soccer terms, our defensive line is working, blocking crime from getting close to goal," said Alfano.
Officials have said that organized crime has already attempted infiltration of Expo, to be held in the northern Italian city from May 1 to October 31 next year.
Expo, nuova Tangentopoli a Milano: sette arresti. In carcere Greganti, Frigerio e Paris
Details and Video (Italian Readers Only)
Duecento uomini della Finanza nel blitz coordinato dalla Procura di Milano. Ci sono i due personaggi eccellenti di Mani Pulite. In cella l'ex parlamentare pdl Grillo. "Cene da Berlusconi e contatti con Previti"
di PIERO COLAPRICO e EMILIO RANDACIO
08 maggio 2014
milano.repubblica.it/cronaca/2014/05/08/news/expo-85539313/?ref=HRER3-1
Expo, nuova Tangentopoli a Milano: sette arresti. In carcere Greganti, Frigerio e ParisPrimo Greganti in una foto di due anni fa quando presentò il suo libro su Mani pulite (fotogramma)
A distanza di poco più di un mese dall'arresto di Antonio Rognoni, ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde, società coinvolta nella realizzazione delle più importanti opere pubbliche lombarde, una bufera giudiziaria si è abbattuta sull'Esposizione universale in programma fra un anno a Milano. In carcere è finito uno dei manager più importanti di Expo 2015 spa, Angelo Paris - direttore della divisione Construction and dismantling (ovvero 'costruzione e smantellamento') - e con lui anche due vecchi protagonisti della stagione di Tangentopoli, Primo Greganti e Gianstefano Frigerio, i quali assieme all'ex senatore pdl Luigi Grillo avrebbero posto in essere una "saldatura" fra imprese, cooperative e tutti gli schieramenti politici, da destra a sinistra fino alla Lega, per condizionare e assegnare appalti in cambio di tangenti.
Una "cupola" in Lombardia. "Abbiamo reciso nel più breve tempo possibile i rami malati, proprio per consentire a Expo di ripartire al più presto", ha chiarito il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, il quale, a chi gli ha fatto notare che questa era una delle inchieste citate dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo nell'esposto contro di lui al Csm, ha risposto: "Robledo non ha condiviso l'impostazione e non ha vistato gli atti". Secondo il procuratore aggiunto Ilda Boccassini e i pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, negli ultimi due anni avrebbe operato in Lombardia una vera e propria "cupola" che prometteva "avanzamenti di carriera", grazie a "protezioni politiche", a manager e pubblici ufficiali disponibili a pilotare le gare a favore degli imprenditori che versavano le mazzette. E così nell'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Fabio Antezza, compaiono i nomi di numerosi politici,tra cui Silvio Berlusconi, che avrebbe ricevuto lo stesso Paris ad Arcore lo scorso febbraio, ma anche quelli di Cesare Previti e Gianni Letta (che non sono indagati).
Le riunioni nel circolo Tommaso Moro. "Non c'è alcun politico nazionale indagato", hanno chiarito i pm spiegando, fra le altre cose, che la "sede sociale" dell'associazione per delinquere (sono stati contestati anche i reati di corruzione, turbativa d'asta e rivelazione di segreto d'ufficio) si trovava a Milano in un centro culturale intitolato a Tommaso Moro. Centro di cui era presidente Frigerio, ex parlamentare dc , già condannato ai tempi di Mani Pulite e attualmente collaboratore dell'Ufficio politico del Ppe a Bruxelles. E se Frigerio, detto 'il Professore' o 'l'Onorevole', dalle intercettazioni sembra essere stato in stretti rapporti con l'ex premier Berlusconi ("il mio capo mi ha chiamato ad Arcore", diceva in una conversazione del 10 maggio 2013), Greganti, noto come il collettore delle 'mazzette rosse' più di vent'anni fa, nella "cupola" era, come scrive il gip, il "soggetto legato al mondo delle società cooperative di area Pd", le quali, come hanno chiarito i pm, venivano da lui protette e favorite negli appalti.
Una mazzetta da 600mila euro. E anche Grillo, detto 'Gigi' e già coinvolto nell'inchiesta Bpi-Antonveneta, benché uscito più di un anno fa dal parlamento ha mantenuto, si legge nell'ordinanza, "intatta la capacità di relazionarsi ad alto livello con il mondo politico-parlamentare", la vera "leva", secondo i magistrati, per inquinare le gare. Così un importante appalto per l'Expo 2015 "del valore di 67 milioni di euro" sarebbe stata aggiudicato "in favore di un'associazione temporanea di imprese partecipata da Celfa oltre che dalla Maltauro costruzioni spa", società dell'imprenditore vicentino Enrico Maltauro, anche lui finito in carcere. Si tratta della gara riguardante le cosiddette 'architetture di servizio' e che sarebbe stata condizionata, secondo quanto riportato dall'ordinanza, in cambio di una stecca da "600mila euro da suddividersi in parti uguali" tra i partecipi dell'associazione, fra cui anche Sergio Cattozzo, ex segretario dell'Udc della Liguria (per Rognoni, invece, è stata disposta una nuova misura di arresti domiciliari).
Le mani sulle Vie d'acqua. Paris avrebbe riservato, secondo il gip, "un trattamento preferenziale a imprese di riferimento dell'associazione" in relazione anche ad altri appalti per l'Expo, tra cui quello relativo "al progetto Vie d'acqua". Poi anche il tentativo di condizionare altri appalti "minori" dell'Expo, come quello dell'area parcheggi, e gli interventi sui direttori generali di una serie di ospedali e sul progetto 'Citta della Salute', da 350 milioni, oltre all'appoggio continuo a Giuseppe Nucci, ex amministratore delegato della società pubblica Sogin, che si occupa dello smaltimento delle scorie nucleari.
Bersani e Maroni. Nel settembre 2013 Cattozzo, parlando di una sfumata nomina di Nucci (indagato), diceva che anche Greganti "era convinto che si potesse ancora correre su Nucci presidente perché Pierluigi Bersani ha detto: io sono d'accordissimo". E da una telefonata intercettata fra Cattozzo e un'altra persona emergerebbe "la circostanza per la quale Frigerio ha effettuato, a dire degli stessi sodali, un ulteriore intervento presso Maroni e presso Berlusconi per raccomandare la nomina di Paris presso Infrastutture Lombarde spa" dopo l'arresto di Rognoni., come scrive il gip.
ARREST IN EXPO 2015 BID-RIGGING PROBE
Renzi says politicians must not interfere in probe
Redazione ANSA Milan
08 May 201414:16 News
www.ansa.it/english/
(ANSA) - Milan, May 8 - A police operation that led to the arrests of seven people for alleged corruption and bid-rigging connected with Expo 2015 will help to "cut the sick branches as quickly as possible to enable Expo to get going again as soon as possible," prosecutors said Thursday.
In Lombardy region, a criminal network was uncovered that aimed to control contracts, including some related to next year's world's fair in Milan, by promising managers and public officials "career advancement (via) political protection," prosecutors said. Suspects included Expo 2015 procurement planning manager Angelo Paris; Primo Greganti, a former official of Italy's now-defunct Communist party; and Antonio Rognoni, former manager of the regional infrastructure company Infrastrutture Lombarde. Immediately after the arrests were announced, Premier Matteo Renzi warned that Italy's political class must not interfere in the judicial process.
"The political world must not poke its nose into the investigation," Renzi said during public events in Genoa. "I have utmost faith in the judiciary and there should be maximum severity if crimes have been committed," he added. "Politicians should do their job and not comment on the work of the judiciary".
Greganti was also implicated in the 'Clean Hands' investigation into political corruption in the 1990s, while Rognoni was handed his second arrest warrant in less than two months after the ex-manager was arrested in late March on charges of criminal association, bid rigging, fraud against the regional authorities and forgery in connection with the outsourcing of legal consulting and contract-control services.
The names of the ex-premier Silvio Berlusconi and his former right-hand men Cesare Previti and Gianni Letta also reportedly appeared in the case documents, ANSA sources said, although the three are not under investigation.
High-profile Expo Commissioner Giuseppe Sala was not involved in the investigation.
Meanwhile, Milan Mayor Giuliano Pisapia said that it's better to clean any criminal activity around Expo and remove "bad apples" now, rather than closer to the event's opening next May.
He added that finding criminal infiltration in Expo bidding "is logical to anyone who knows the situation in our country". On Monday, Interior Minister Angelino Alfano said the Italian government is seeing "excellent results" when it comes to keeping organized crime out of Expo Milan 2015.
"In soccer terms, our defensive line is working, blocking crime from getting close to goal," said Alfano.
Officials have said that organized crime has already attempted infiltration of Expo, to be held in the northern Italian city from May 1 to October 31 next year.
Expo, nuova Tangentopoli a Milano: sette arresti. In carcere Greganti, Frigerio e Paris
Details and Video (Italian Readers Only)
Duecento uomini della Finanza nel blitz coordinato dalla Procura di Milano. Ci sono i due personaggi eccellenti di Mani Pulite. In cella l'ex parlamentare pdl Grillo. "Cene da Berlusconi e contatti con Previti"
di PIERO COLAPRICO e EMILIO RANDACIO
08 maggio 2014
milano.repubblica.it/cronaca/2014/05/08/news/expo-85539313/?ref=HRER3-1
Expo, nuova Tangentopoli a Milano: sette arresti. In carcere Greganti, Frigerio e ParisPrimo Greganti in una foto di due anni fa quando presentò il suo libro su Mani pulite (fotogramma)
A distanza di poco più di un mese dall'arresto di Antonio Rognoni, ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde, società coinvolta nella realizzazione delle più importanti opere pubbliche lombarde, una bufera giudiziaria si è abbattuta sull'Esposizione universale in programma fra un anno a Milano. In carcere è finito uno dei manager più importanti di Expo 2015 spa, Angelo Paris - direttore della divisione Construction and dismantling (ovvero 'costruzione e smantellamento') - e con lui anche due vecchi protagonisti della stagione di Tangentopoli, Primo Greganti e Gianstefano Frigerio, i quali assieme all'ex senatore pdl Luigi Grillo avrebbero posto in essere una "saldatura" fra imprese, cooperative e tutti gli schieramenti politici, da destra a sinistra fino alla Lega, per condizionare e assegnare appalti in cambio di tangenti.
Una "cupola" in Lombardia. "Abbiamo reciso nel più breve tempo possibile i rami malati, proprio per consentire a Expo di ripartire al più presto", ha chiarito il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, il quale, a chi gli ha fatto notare che questa era una delle inchieste citate dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo nell'esposto contro di lui al Csm, ha risposto: "Robledo non ha condiviso l'impostazione e non ha vistato gli atti". Secondo il procuratore aggiunto Ilda Boccassini e i pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, negli ultimi due anni avrebbe operato in Lombardia una vera e propria "cupola" che prometteva "avanzamenti di carriera", grazie a "protezioni politiche", a manager e pubblici ufficiali disponibili a pilotare le gare a favore degli imprenditori che versavano le mazzette. E così nell'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Fabio Antezza, compaiono i nomi di numerosi politici,tra cui Silvio Berlusconi, che avrebbe ricevuto lo stesso Paris ad Arcore lo scorso febbraio, ma anche quelli di Cesare Previti e Gianni Letta (che non sono indagati).
Le riunioni nel circolo Tommaso Moro. "Non c'è alcun politico nazionale indagato", hanno chiarito i pm spiegando, fra le altre cose, che la "sede sociale" dell'associazione per delinquere (sono stati contestati anche i reati di corruzione, turbativa d'asta e rivelazione di segreto d'ufficio) si trovava a Milano in un centro culturale intitolato a Tommaso Moro. Centro di cui era presidente Frigerio, ex parlamentare dc , già condannato ai tempi di Mani Pulite e attualmente collaboratore dell'Ufficio politico del Ppe a Bruxelles. E se Frigerio, detto 'il Professore' o 'l'Onorevole', dalle intercettazioni sembra essere stato in stretti rapporti con l'ex premier Berlusconi ("il mio capo mi ha chiamato ad Arcore", diceva in una conversazione del 10 maggio 2013), Greganti, noto come il collettore delle 'mazzette rosse' più di vent'anni fa, nella "cupola" era, come scrive il gip, il "soggetto legato al mondo delle società cooperative di area Pd", le quali, come hanno chiarito i pm, venivano da lui protette e favorite negli appalti.
Una mazzetta da 600mila euro. E anche Grillo, detto 'Gigi' e già coinvolto nell'inchiesta Bpi-Antonveneta, benché uscito più di un anno fa dal parlamento ha mantenuto, si legge nell'ordinanza, "intatta la capacità di relazionarsi ad alto livello con il mondo politico-parlamentare", la vera "leva", secondo i magistrati, per inquinare le gare. Così un importante appalto per l'Expo 2015 "del valore di 67 milioni di euro" sarebbe stata aggiudicato "in favore di un'associazione temporanea di imprese partecipata da Celfa oltre che dalla Maltauro costruzioni spa", società dell'imprenditore vicentino Enrico Maltauro, anche lui finito in carcere. Si tratta della gara riguardante le cosiddette 'architetture di servizio' e che sarebbe stata condizionata, secondo quanto riportato dall'ordinanza, in cambio di una stecca da "600mila euro da suddividersi in parti uguali" tra i partecipi dell'associazione, fra cui anche Sergio Cattozzo, ex segretario dell'Udc della Liguria (per Rognoni, invece, è stata disposta una nuova misura di arresti domiciliari).
Le mani sulle Vie d'acqua. Paris avrebbe riservato, secondo il gip, "un trattamento preferenziale a imprese di riferimento dell'associazione" in relazione anche ad altri appalti per l'Expo, tra cui quello relativo "al progetto Vie d'acqua". Poi anche il tentativo di condizionare altri appalti "minori" dell'Expo, come quello dell'area parcheggi, e gli interventi sui direttori generali di una serie di ospedali e sul progetto 'Citta della Salute', da 350 milioni, oltre all'appoggio continuo a Giuseppe Nucci, ex amministratore delegato della società pubblica Sogin, che si occupa dello smaltimento delle scorie nucleari.
Bersani e Maroni. Nel settembre 2013 Cattozzo, parlando di una sfumata nomina di Nucci (indagato), diceva che anche Greganti "era convinto che si potesse ancora correre su Nucci presidente perché Pierluigi Bersani ha detto: io sono d'accordissimo". E da una telefonata intercettata fra Cattozzo e un'altra persona emergerebbe "la circostanza per la quale Frigerio ha effettuato, a dire degli stessi sodali, un ulteriore intervento presso Maroni e presso Berlusconi per raccomandare la nomina di Paris presso Infrastutture Lombarde spa" dopo l'arresto di Rognoni., come scrive il gip.